Calendario 2024

Il calendario Monteverde 2024

Visioni di Bene Comune

Per il calendario 2024 abbiamo pensato di catturare, partendo da sguardi diversi, i differenti significati che ha, per Monteverde, creare bene comune.
Per questo abbiamo coinvolto fotografi professionisti e amatoriali che hanno tradotto in una foto una diversa sfumatura di bene comune, partendo da una loro visione.

Ognuno di noi ha una propria visione di bene comune, che creiamo come individui, con i nostri gesti e le nostre azioni quotidiane, seminando nel tempo.
Creiamo bene comune anche insieme alle altre persone che ci circondano, con le quali cooperiamo e collaboriamo, e diventa così un bene comune ancora più forte e ampio, solido e duraturo.

Ogni azione non si somma ma si moltiplica esponenzialmente nel tempo, e un attimo, un momento, dura ben più che quel momento stesso.

Un grande ringraziamento va a chi ci ha fatto il dono della sua visione di bene comune fotografando un momento di un’attività della Cooperativa Monteverde: Rodolfo Hernandez – Rohd Studio; Tiziano Zatachetto – Zatac; Carlo Malachini; Rafael Alves – Raphograf; Cristian Truzzoli – Studio Incastri; Ilaria Furlan – Foto Roby; Diletta Mazzocco – psicologa e psicoterapeuta, in Monteverde coordinatrice dell’area minori e famiglia; Riccardo Benin; Alice Scala – psicologa e psicoterapeuta, in Monteverde coordinatrice dei servizi sociali sul territorio.

Gli scatti sono stati realizzati durante attività che hanno coinvolto persone che frequentano i Centri Diurni di Monteverde, bambini durante i Centri Estivi e progetti legati ai giovani e adolescenti sul territorio come quelli denominati “Dalle parole ai fatti” e “Spazio Aperto Together o’clock”.
Un grande grazie inoltre a chi ha dedicato il proprio tempo e la propria disponibilità per arrivare alla realizza zione di questo calendario: le educatrici dei servizi e dei progetti per la collaborazione nell’organizzare gli scatti sono state fondamentali, così come la disponibilità di chi ha prestato la propria professionalità e animo come Marta Merzari, musicoterapeuta; Marco Scipolo del panificio Forno del Vajo di Badia Calavena; le persone di Baby Alpaca a Selva di Progno; Graziano Corbellari, apicoltore.


GRAZIE PER SOSTENERE MONTEVERDE ATTRAVERSO IL NOSTRO CALENDARIO

Il tuo sostegno attraverso l’acquisto del calendario contribuisce a migliorare e rafforzare la qualità dei servizi per persone con fragilità, adulti con disabilità, bambini e adolescenti del territorio, generando valore sociale e bene comune, anche insieme a te.

LE TESTIMONIANZE DI CHI HA REALIZZATO GLI SCATTI

Ogni persona ha la propria visione del mondo, che osserva con una sua luce, e attraverso questa dà vita a idee e crea. Una propria visione di bene comune, che creiamo come individui con i nostri gesti e azioni quotidiane, e seminando nel tempo. Però… creiamo bene comune anche insieme alle altre persone che ci circondano, con le quali collaboriamo, e diventa così un bene comune ancora più forte e ampio. Ogni azione non si somma ma si moltiplica esponenzialmente nel tempo, e un attimo, un momento, dura ben più che quel momento stesso.

Per il calendario 2024 abbiamo pensato di mostrare alcuni momenti di come Monteverde genera bene comune insieme ad altre persone e di farlo con occhi diversi. Abbiamo voluto coinvolgere fotografi professionisti e amatoriali che hanno tradotto in una foto un momento e un’idea visti dai loro occhi.

Qui di seguito abbiamo voluto lasciare spazio alle parole chi gli scatti li ha realizzati.

Rodolfo Hernandez – Rohd Studio


Conosco da tempo Monteverde e posso garantire che è davvero un luogo speciale. Il loro invito a partecipare al calendario 2024 è stata una straordinaria opportunità per dare il mio contributo a un progetto fondamentale per raccogliere fondi destinati a sostenere servizi dedicati alle persone con disabilità. Ho avuto il piacere di ideare e realizzare due scatti che portano come concetto principale la rappresentazione de l’unità, la connessione e l’inclusione che Monteverde promuove tra i suoi operatori, i volontari, e le persone con disabilità a cui prestano assistenza. 

Nello scatto dedicato alla musicoterapia ho incontrato la maestra Marta, di rara sensibilità, un vero esempio di passione e positività. La location è una stanza molto colorata con figure geometriche e questa scelta non è stata casuale perché l’intenzione era creare un’atmosfera vibrante e stimolante. Le tonalità vivaci e i motivi geometrici hanno l’abilità di suscitare sensazioni primarie di gioia e positività. Volevo trasmettere come la musica, insieme a questo ambiente accogliente, creasse un’esperienza unica per gli utenti. Nella composizione ho posizionato al centro Marta, punto focale di questa attività, proprio per catturare il suo ruolo cruciale nel regalare momenti di gioia e spensieratezza, rappresentando il punto focale di questa attività, dove la sua energia positiva si diffonde e coinvolge tutto e tutti intorno a lei. Per me è stato un esempio toccante dell’empatia e della forza dell’umanità in azione, dimostrando come un individuo dedicato possa davvero fare la differenza nella vita degli altri.

Nel secondo scatto, ho nuovamente messo al centro un operatore, simboleggiando un punto di riferimento importante. Questa volta il tema era l’apicoltura, un’attività che va oltre la produzione di miele. Con questa foto di gruppo puntavo a comunicare non solo l’importanza dell’operatore ma soprattutto un messaggio di cooperazione e condivisione di conoscenze. L’apicoltura ha insegnato ai bambini l’importanza del lavorare insieme, del prendersi cura degli altri e dell’ambiente circostante pur mantenendo la loro identità. Questa lezione di vita si riflette nell’impegno costante della Monteverde nel promuovere connessioni significative e favorire una cultura di supporto reciproco.

Posso affermare che complessivamente è stata un’esperienza significativa dal punto di vista umano, in cui ho avuto l’opportunità di imparare, crescere e connettermi con persone che si spendono ogni giorno per il benessere degli altri. La dedizione, la passione e l’impegno mi hanno ispirato profondamente. Monteverde è molto più di una onlus: è una comunità che abbraccia la diversità e il potenziale umano, un luogo in cui l’arte, la passione e l’amore per gli altri si uniscono per creare un impatto significativo nelle vite delle persone con disabilità. 
Sono contento di aver avuto l’opportunità di contribuire a questo nobile scopo e spero che il calendario continui a ispirare e a sostenere questa importante realtà e la sua ammirevole missione.

Tiziano Zatachetto – ZATAC

Il bene passa anche attraverso piccoli gesti, per me, come fotografo, viaggia in due direzioni: fisso istanti di vita per sempre, ma quante emozioni può esprimere un supporto così sottile, a volte così impalpabile…
Ho conosciuto e lavorato con Giulia e Ivan. Di Giulia mi resterà il ricordo di una ragazza in piedi sul tavolo, tremante come una foglia, che dopo aver incrociato il mio sguardo, ha iniziato a sorridere, ed è successa la magia!  Di Ivan conservo affettuosamente un foglio di carta con dedica autografata, memoria della piccola e semplice affinità che ci lega: la passione per i dolci!

Carlo Malachini

Spesso, noi umani, usiamo dei filtri, li usiamo in fotografia ma li usiamo anche nelle relazioni sociali. Nella fotografia un filtro è un accessorio, una lente, ma recentemente, i filtri fotografici, si usano in modo più efficace col computer. Allo stesso modo nelle relazioni quotidiane il nostro sguardo è, spesso inconsapevolmente, influenzato da filtri: culturali, sociali, emotivi, ecc. 
In entrambi i casi il soggetto originale viene modificato, distorto e lo viviamo diverso da come oggettivamente sarebbe. Ho cercato, con queste fotografie, di rappresentare i ragazzi coi loro animali senza filtri nella speranza che chi le vedrà, a sua volta, non debba ricorrere ad altri filtri per guardarle.

Rafael Alves – Raphograf

Garantire occasioni di apprendimento è un ottimo mezzo per diffondere il bene comune: la conoscenza è un’opportunità di crescita per la comunità.

Cristian Truzzoli – Studio INCASTRI

Per il calendario 2024 ho avuto la possibilità di esprimere attraverso uno scatto fotografico i valori e le emozioni che si respirano all’interno delle relazioni tra ragazzi che sono uniti da molti obiettivi comuni: il bene comune, il lavoro di squadra e divertirsi.

Diletta Mazzocco

Nella progettazione del Calendario di quest’anno abbiamo scelto di raccontare come la Nostra Cooperativa generi Bene Comune nell’incontro con l’altro. Altro che ha molteplici forme ma è sempre prezioso e ascoltato: gli utenti, il nostro personale, le famiglie, le realtà del territorio. 
Ci siamo chiesti quali sono le dimensioni che vengono nutrite dalle nostre azioni, quali le più evidenti, le più conosciute, e quali le più care ad ognuno di noi. 

Per me, Diletta, coordinatrice dell’area minori e famiglia, psicoterapeuta, sicuramente è quella di cogliere e permettere di sviluppare il potenziale dei miei collaboratori, dei ragazzi che seguo e dei loro genitori nel mio lavoro quotidiano, reso possibile, spesso, proprio da questa circolarità di relazioni e possibilità generate dal coltivare bene comune. 

Nel mio piccolo, da aspirante fotografa amatoriale, ho scelto di mettere in circolo questa foto, nata dal voler fermare un attimo, un istante in cui la mia piccola sperimentava una nuova passione, metteva alla prova un nuovo talento, facendo tantissime prove, con entusiasmo e senza paura di sbagliare. La meraviglia di scoprire che nella bellezza di questo momento, dov’era così impegnata in questa nuova attività, nell’ombra, si nascondeva qualcos’altro di altrettanto meraviglioso, evocativo e allo stesso tempo definito, mi ha fatto pensare proprio al potenziale che nel mio lavoro cerco di far emergere soprattutto quando per le sfide della vita o per colpa della routine, viene dimenticato o accantonato.

Riccardo Benin

Da qualche anno sono appassionato di fotografia, in particolare amo fare ritratti e immortalare i ricordi di momenti ed eventi importanti. Diventando papà ho scoperto la sfida di avere delle “modelle ribelli” dove devi veramente saper cogliere l’attimo in un gioco di sguardi, movimenti, scambio di idee e volontà. Sono felice che grazie al lavoro di mia moglie io e le nostre bambine possiamo vivere il mondo della Cooperativa e questo scambio di energie, pensieri, dono, che apre lo sguardo, permettendo di diffondere bellezza e senso di comunità. 

Attraverso il gioco ho rubato questo scatto, facendo finta di trasportale la carriola, Azzurra è rimasta ferma il tempo necessario ad immortalarla, con questa carriola ha immaginato di creare un giardino “altrove”, a casa nostra, dai suoi nonni, portando con se un piccolo tesoro da condividere. Questo per me è bene comune, possedere qualcosa di bello e metterlo, con la naturalezza che caratterizza il gioco di un bambino, in circolo.

Alice Scala

Nella volontà di essere, come lavoratori della Cooperativa Monteverde, generatori di bene comune riconosciamo come essenziale “Dare il tempo di crescere”. Per raccontare cosa questo significhi ho scelto di partire dal Manifesto dei Diritti Naturali di Bambini e Bambine di Gianfranco Zavalloni.
1) Il diritto all’ozio: a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti
2) Il diritto a sporcarsi: a giocare con la sabbia, la terra, l’erba, le foglie, l’acqua, i sassi, i rametti
3) Il diritto agli odori: a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura
4) Il diritto al dialogo: ad ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare
5) Il diritto all’uso delle mani: a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare,
incollare, plasmare la creta, legare corde,accendere un fuoco
6) Il diritto ad un buon inizio: a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura
7) Il diritto alla strada: a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade
8) Il diritto al selvaggio: a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi
9) Il diritto al silenzio: ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua
10 Il diritto alle sfumature: a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle
Nel nostro incontro con loro, come lavoratori della Cooperativa Monteverde, cerchiamo di tenere a mente proprio questo: i bambini sono bambini e, hanno diritto ad essere così unici ed originali. 
‘Dare il tempo di crescere’ significa dare valore al tempo dello sviluppo, che non è un tempo in funzione dell’adulto che quel bambino sarà ma nel rispetto e nell’accoglienza di ciò che quel bambino o quella bambina è in questo preciso momento. 
‘Dare il tempo di crescere’ significa accogliere il ritmo del bambino, fornendo al bambino strumenti e stimoli che possano interessarlo ed essergli utili.
‘Dare il tempo di crescere’ significa abitare il tempo presente, avendo memoria di ciò che è stato e permettendoci di immaginare ciò che sarà.
‘Dare il tempo di crescere’ significa valorizzare il processo, dando al seme il tempo e lo spazio per mettere radici, diventare arbusto, attraversare le stagioni. 
‘Dare il tempo di crescere’ significa fornire ad una bambina colori e superfici e stare a guardare… lei farà il resto.”

Ilaria Furlan

Ciao! Mi chiamo Ilaria Furlan e sono una fotografa professionista di Verona Mi sono laureata in fotografia ed ora, mi occupo di fotografare le varie fasi della vita delle persone, i loro sentimenti, i loro sorrisi e le loro emozioni, i loro gesti spontanei… E’ una magia. Dall’amore nell’aria di un matrimonio che si riflette inevitabilmente negli scatti, all’intimità e la delicatezza del pancione; La delicatezza della fotografia lifestyle newborn senza foto troppo in posa per i più piccoli, alle foto dei bimbi più grandicelli che solo loro riescono a trasmettere semplicità, perfezione e meraviglia in una solo fotografia… ed infine le risate spontanee, le espressioni genuine dei ritratti di famiglia. 
Sugli scatti parto dei temi, ‘Costruire’ e ‘Darsi tempo per crescere’. Amo fotografare i bambini e giocarci assieme, vedere dei bambini aiutarsi a vicenda nel costruire una torre, una casetta… con dei semplici rettangoli colorati è qualcosa di incredibile, fa riflettere, e fa capire anche che forse i bambini, con la loro ingenuità e innocenza, sanno aiutarsi di più rispetto a noi adulti.
Tante volte si ha fretta di crescere, poi quando si diventa grandi invece, si rimpiange di quando si era piccoli. Un nonno che guarda i suoi nipoti, con un pò di nostalgia magari, con un pò di desiderio di avere qualche forza in più per poter ancora giocare con lui, rincorrerlo, fargli fare i salti… e una madre, una madre che guarda suo figlio sperando di poter dargli una bella infanzia proprio come la sua, sperando di avere la capacità di fargli sperimentare qualsiasi cosa il più possibile, qualsiasi emozione, qualsiasi difficoltà, qualsiasi vittoria, sconfitta, in modo da farlo arrivare preparato nel mondo degli adulti… ma saremo mai pronti effettivamente ad affrontare questo mondo? Chi lo sa, la vita è tutta una questione di fasi, ad ogni cosa la sua fase, l’importante, è non rimpiangere nulla.

Dove trovare il calendario 2024

Negozio “La Fucina della Solidarietà”

Via Frà Claudio Granzotto, 2, 37039 Tregnago VR

secondo giorni e orari di apertura

Fiera di San Martino a Tregnago

11-12 novembre 2023

Piazza Marconi, Tregnago

dalle 09:00 alle 19:00

Mercatini di Lavagno

2-3 dicembre 2023

Spazio davanti al circolo NOI, San Pietro di Lavagno

dalle 15:00 alle 19:00

Mercatino di Vago

17 dicembre 2023

Piazza San Francesco, Vago

dalle 09:00 alle 17:00

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